Segni sul corpo di Zdenka Krejcikova compatibili con maltrattamenti subiti nei mesi precedenti al decesso: li ha individuati il medico legale Salvatore Lorenzoni, che stamattina ha deposto davanti ai giudici della Corte d'Appello di Sassari nel processo a carico di Francesco Douglas Fadda, accusato di omicidio e tortura per il delitto del 15 febbraio 2020.

La vittima, 40 anni, nazionalità ceca, è stata accoltellata in un bar di Sorso davanti alle sue due gemelle di 11 anni e poi è morta in un appartamento di Ossi.

Il medico legale ha segnalato ai giudici la presenza degli ematomi sul corpo della vittima e ha spiegato che Zdenka Krejcikova è morta a causa di una imponente emorragia. La lama del coltello usato per colpire la donna aveva una piegatura (provacata anche dalla violenza del colpo) che il medico legale ha detto di non avere mai visto in nessun altro caso del quale si è occupato. Sono stati sentiti altri testi, tutti hanno confermato che Fadda continuava a vedere la compagna nonostante il divieto di avvicinamento.

Un meccanico ha confermato di avere trovato sulla carrozzeria dell'auto di Zdenka Krejcikova, ammaccature e fori che potrebbero essere stati causati da un piccone. Fadda è assistito dal penalista Lorenzo Galisai, la madre e le figlie di 11 anni della vittima, parti civili nel processo, sono rappresentate da Pietro Diaz e Teresa Pes. Nella prossima udienza saranno sentite le psicologhe che hanno avuto in cura le bambine, le piccole hanno assistito a tutte le fasi dell'omicidio della madre
© Riproduzione riservata