Cambiano le regole e la normativa che accorcia l'iter per la nomina del presidente del parco nazionale dell'Asinara.

Il "decreto semplificazione", che modifica la legge sui parchi e sulle aree protette, snellisce la procedura che potrebbe agevolare l'intesa tra le parti, Regione e Ministero, per dare una guida ufficiale al parco dell'Asinara orfana da oltre cinque anni di un presidente.

La novità introdotta dal nuovo decreto incide sui tempi e sulle modalità di nomina. Il ministro dell'Ambiente dovrà proporre una terna di nominativi al presidente della Regione Christian Solinas. L'intesa è resa entro trenta giorni, trascorsi i quali, se il governatore non esprimerà alcun parere, la valutazione diventerà di competenza diretta del ministro dell'Ambiente, il quale dovrà scegliere il nuovo presidente sempre fra i tre candidati proposti.

Alla guida del parco dell'Asinara, dopo tre anni di gestione affidata al vicepresidente Antonio Diana, dal mese di marzo era stata nominata la commissaria Gabriela Scanu. Oggi sui mandati del presidente, è previsto che in un parco nazionale possano essere al massimo due anche non consecutivi, con il rispetto della parità di genere nella composizione del consiglio direttivo. La legge interviene anche nella disciplina dei beni demaniali, con la possibilità per il Parco dell'Asinara che intende renderli fruibili per lo sviluppo turistico, di averli in concessione gratuita. La normativa consente di valorizzare un patrimonio ancora inutilizzato concentrato soprattutto a Cala Reale.
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