Uno dei primi veri pescatori, patrimonio e anima di un mestiere antico che ha segnato la comunità di Porto Torres.

Mario Vitiello, "lupo di mare ", è morto oggi d'infarto all'età di 93 anni, e con lui se ne va via un pezzo importante di storia. Il pescatore lo ha fatto da quando aveva solo sei anni, l'età in cui si comincia a stare dietro i banchi di scuola; invece, dopo la morte della madre, il padre decise che doveva lavorare. Un mestiere che ha svolto per oltre 80 anni, fino all'ultima uscita in mare, affrontata con coraggio a ben 89 anni, senza paura e con la stessa forza di sempre.

"E' arrivato da Ponza a Porto Torres in compagnia del padre nel 1948 - racconta commossa la nipote, Emanuela Carbone - una grande passione per il mare insieme a quella dei nipoti, ai quali teneva tanto". Ha preso subito in mano le reti, gli attrezzi da pesca e la passione, strumenti con i quali ha sostenuto una famiglia con dignità conquistandosi l'amore dei figli e di tutte le persone che gli sono state accanto. Aveva una sola barca, un gozzo "San Silverio", il nome del patrono di Ponza, e per amore del mestiere ha rifiutato di andare in guerra: lo avevano messo davanti a una scelta e lui ha preferito misurarsi con la fatica del mare.

A Porto Torres aveva assistito all'affondamento della Corazzata Roma, i resti dei militari vittime dell'attacco nemico nel giorno dell'armistizio, un episodio rimasto nella memoria di "Zio Mario": "Di lui ho tanti ricordi - racconta la nipote - e uno di questi è quando guidava 'La Missione', un grande peschereccio con il quale usciva per pescare grandi quantità di sardine su una tavola apparecchiata, e lui che ci insegnava come spinare il pesce".
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