"Sta bene, chiaramente è turbato per l'accaduto. Nel viso non ha segni particolari, ma nel corpo presenta dei lividi".

Così esordisce l'avvocato Maria Teresa Pintus, dopo il colloquio avuto oggi in carcere a Bancali con il 38enne di Andria, detenuto in regime di 41 bis, che ha sostenuto di avere subito nei giorni scorsi un pestaggio da parte di alcuni agenti del carcere, ma è stato a sua volta accusato di avere conficcato nel viso di un agente stesso un tappo di penna.

Il difensore comunica che, a detta sua, "ha compiuto quel gesto solo per reazione, durante la collutazione".

Quindi i fatti, il tappo della penna sull'agente e la presunta aggressione, per il detenuto sarebbero accaduti contemporaneamente. Ipotesi naturalmente da verificare. Sulla vicenda si sta interessando la Magistratura. Il detenuto due giorni fa ha esposto anche querela nei confronti degli agenti.

Non è la prima volta che si verifica un episodio di violenza nella struttura carceraria sassarese: "Sbaglia chi dice che in questo carcere le cose vanno bene - il commento di Maria Teresa Pintus -. Purtroppo non è così e questo oramai lo sanno tutti. Sulla vicenda non posso dire al momento altro. Lo farò nelle sedi opportune".
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