Sarà un'inchiesta della magistratura a stabilire la verità sul presunto pestaggio subito in cella dal boss della malavita pugliese, detenuto in regime 41 bis nel carcere di Bancali, a Sassari.

Nei giorni scorsi l'uomo, in un colloquio telefonico con la famiglia, ha raccontato di essere stato picchiato durante la notte da una ventina di agenti penitenziari.

Il giorno precedente il detenuto aveva ferito un poliziotto colpendolo al viso con una penna, e secondo la sua versione il pestaggio sarebbe avvenuto come ritorsione per quell'aggressione.

La moglie del detenuto ha presentato una denuncia ai carabinieri di Andria e poi la sorella ha denunciato pubblicamente il fatto sul profilo Facebook del Garante per i detenuti del carcere di Bancali, Antonello Unida.

Questa mattina il provveditore regionale delle carceri Maurizio Veneziano ha fatto un sopralluogo nell'istituto di pena e ha incontrato sia l'agente ferito sia il detenuto.

"L'uomo ha riconosciuto di aver agito in maniera sbagliata - spiega Veneziano - adesso sarà la magistratura a fare i passi necessari per chiarire la vicenda. Per non interferire, noi avvieremo un'inchiesta interna solo dopo che l'autorità giudiziaria avrà preso le sue iniziative e svolto le azioni dovute. Per il momento ho potuto esprime la vicinanza dell'amministrazione al poliziotto ferito. Sta bene di morale, anche se gli sono stati diagnosticati 20 giorni di cure. In generale posso dire di aver trovato una buona condizione e operatività del corpo penitenziario qui a Bancali, in una realtà sicuramente complessa per la presenza delle diverse tipologie di detenuti ospitati."

"Oggi arriverà a Sassari - conferma Venezia - il nuovo direttore del carcere, Graziano Pujia, e tra due settimane dovrebbe arrivare anche il funzionario incaricato del comando della polizia penitenziaria. Nel frattempo io nominerò un commissario che svolga ad interim questa funzione".

(Unioneonline/F)
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