Il consiglio direttivo del Parco Nazionale dell'Asinara incrementa di 500mila euro le risorse disponibili e finanziate da Regione e Ministero, per il progetto di recupero dell'area di Campu Perdu, la diramazione agricola costruita dopo la prima Guerra mondiale e che ospitava i detenuti nella vasta area pianeggiante di circa dieci mila metri quadriettari.

A disposizione ci sono 2milioni e 587,293 mila euro per accogliere una delle proposte progetto presentate dalla società Sgs Lab - Raggruppamento di professionisti sardi ed emiliani - e realizzare una parte del secondo progetto, per un totale di 4milioni di euro, in attesa che l'Ente Parco riesca ad individuare nuove risorse per completare l'opera.

Un intervento che si inserisce all'interno delle linee guida del piano di gestione dell'area protetta e trasformare l'immobile in una struttura per il potenziamento dei servizi di fruizione turistica. I lavori di ristrutturazione interessano l'intera area della reception, compresa la sala ricevimento e la sala convegni, uno spazio verrà dedicato alla sala mensa e una parte delle celle, un tempo riservate ai detenuti, saranno trasformate in stanze per ospitare nuovi posti letto e, infine la caserma "Monda" uno spazio di circa 800 metri quadri che farà da centro di accoglienza.

"Per ora restano fuori dal progetto, una parte delle celle, le aree esterne destinate a parcheggio - spiega Antonio Diana, vicepresidente del Parco, - ma confido di recuperare delle economie e quindi delle risorse per perfezionare l'intero progetto e renderlo altamente funzionale. In quel centro, infatti contiamo di trasferire l'attività didattica legata allo studio sul mare, con l'obiettivo di farla diventare un centro ricerche attraverso il collegamento con le università".

Pronto il progetto esecutivo che dovrà passare al vaglio degli enti competenti - Regione, Soprintendenza e Ministero - per essere approvato e mandato in gara entro il 2020.
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