Lavoratori socialmente utili in sofferenza nel Comune di Porto Torres. "La volontà politica manifestata negli atti di programmazione non prevede nulla in assoluto in merito ai due lavoratori Lsu in forza presso l'Ente che vuole negare ai due dipendenti la dignità e la continuità lavorativa dopo oltre 20 anni di servizio". La denuncia è del sindacato Cisl-Funzione pubblica che attraverso il segretario generale Armando Ruzzetto chiede un incontro urgente al sindaco Sean Wheeler e all'assessore regionale competente al fine di portare a soluzione il problema.

"Ma è possibile che il Comune di Porto Torres, in un contesto di altissima crisi occupazionale e di conclamate carenza di organico, possa permettersi di creare ulteriori disoccupati oltre che privarsi di due unità lavorative che certamente contribuiscono utilmente all'attività svolta dallo stesso Ente?" si chiede il segretario Cisl-Fp Ruzzetto.

Il fatto appare al sindacalista privo di logica considerato che il costo della eventuale stabilizzazione è a carico della Regione Sardegna per tre anni al cento per cento e per ulteriori due al 75 per cento. La quasi totalità dei Comuni ove operavano Lsu ha già provveduto alla loro stabilizzazione e "che in Sardegna i pochi ancora rimasti lo saranno a breve, tranne al Comune di Porto Torres", aggiunge il sindacato Cisl-Fip. Pertanto lo stesso segretario Ruzzetto ritiene importante un confronto con il primo cittadino "e considerata la gravità della situazione, a fronte del comportamento incomprensibilmente inerte, non può non evidenziare la manifesta insensibilità nei confronti di lavoratori che si troveranno proiettati nel dramma disoccupazionale con i gravi risvolti anche di tipo familiare e sociale che ne conseguiranno".
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