Al telefono ordinavano "carne di cinghiale" oppure "mattonelle". In realtà la spedizione riguardava ingenti quantitativi di droga.

È quanto scoperto dai carabinieri della Sezione operativa del Comando Compagnia di Sassari che hanno sgominato una rete dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra Nuoro e Sassari al termine di un'indagine denominata "Officina".

Al termine del blitz, sei persone sono finite in arresto e altre quattro denunciate, con i militari che hanno anche sequestrato 5 chili di cocaina e 40 di marijuana, destinate alle piazze dello spaccio sassaresi.

Le indagini sono iniziate - hanno spiegato gli inquirenti - nel 2018, dopo l'arresto di uno spacciatore.

Attraverso appostamenti, intercettazioni e pedinamenti gli uomini dell'Arma sono riusciti a ricostruire la rete delle persone coinvolte e il loro modus operandi.

Il fornitore principale era un 24enne di Ollolai, cui gli acquirenti, tre sassaresi e un 55enne di Sorso, telefonavano usando parole in codice.

Raccolte le ordinazioni, il 24enne provvedeva alle consegne, attraverso un sistema di staffette.

Il "deposito" usato dalla banda era una officina meccanica (di qui il nome in codice dell'operazione) nella zona industrial di Predda Niedda, risultata però estranea alla vicenda.

Gli arrestasti sono ora rinchiusi nelle carceri di Badu e' Carrus e Bancali, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

(Unioneonline/l.f.)
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