Detriti e liquami fognari si riversano sulla spiaggia e sul mare dello Scogliolungo.

I residenti e i titolari degli esercizi commerciali che operano sul Lungomare Balai dicono basta. Sopportano da troppo tempo una situazione che si ripete ad ogni acquazzone. Acque bianche e acque nere che mandano in pressione il collettore sottodimensionato e fanno saltare i tombini.

Tra i cittadini si parla di emergenza salute, gli odori nauseabondi sono insopportabili, le contaminazioni fecali investono strada e spiaggia dove ancora qualche bagnante non rinuncia agli ultimi tuffi di stagione.

Le forti piogge della notte passata hanno allagato le strade e attraverso un canalone nell’arenile dello Scogliolungo, trascinano i detriti dalle fogne al mare. Il solito spettacolo indecente e colmo di puzza, non solo per chi si trova a passare nella strada ma soprattutto per chi opera nelle vicinanze.

"Fosse per me, andrei già domattina allo Scogliolungo per impiantare cartelli di non sicura balneabilità, e con un megafono farei allontanare i bagnanti, il tutto ripreso in modo da mandarlo alle televisioni e poi recintare la spiaggia – protesta un cittadino - così, giorno dopo giorno, la spiaggia apparirebbe vuota e penso che a questo punto la gente e soprattutto le istituzioni locali si farebbero, forse, qualche domanda in più sull'emergenza di carattere igienico ambientale".

Il Comune di Porto Torres ha presentato al ministero dell'Interno una richiesta di assegnazione di fondi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza del litorale. Il finanziamento richiesto dall'amministrazione comunale è pari a 3,4 milioni di euro: ridurre il rischio idrogeologico creando opere di difesa idraulica sul litorale e nell'area di fronte alla spiaggia dello Scogliolungo. Ma bisognerà attendere ancora a lungo prima di ottenere risposta.
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