"Dodicimila metri quadri di specchio acqueo e altrettanti di superficie della banchina della Darsena Servizi verranno impermeabilizzati e restituiti alla città entro dicembre 2020".

Lo assicura Filippo Mocciaro, Program manager di Syndial, la società Eni incaricata alla messa in sicurezza e bonifica dell'area del porto industriale fortemente inquinata da concentrazioni elevate di benzene e di idrogeno solforato. Ieri un primo sopralluogo delle commissioni Ambiente e Attività Produttive alla presenza del sindaco Sean Wheeler e dei dirigenti Syndial che insieme al direttore tecnico Vito Martinelli hanno illustrato le fasi finali del risanamento ambientale di un'area portuale gravemente compromessa.

Le società incaricate - una Rti composta dalle imprese Riccoboni e Ticca - hanno già avviato i lavori del secondo lotto con la verifica geotecnica, dodici perforazioni attorno alla banchina e al perimetro della Darsena per analizzare le caratteristiche del terreno dove verranno infisse le barriere in acciaio, "le cosiddette palancole serviranno ad impedire il flusso della falda inquinata verso il mare, - spiega Antonio Ancilletta, project manager Syndial - affianco 8 pozzi avranno la funzione di intercettare la falda regolarizzarne lo spessore e bonificarla".

I pozzi collegati tra loro con dei collettori, anch'essi sotterrati, confluiranno con altri due collettori che attraverseranno la Darsena Sud fino ad arrivare presso lo stabilimento Eni dove le acque verranno trattate: una parte verranno convogliate al Consorzio industriale provinciale mentre un'altra parte saranno utilizzate da un impianto di demineralizzazione perché produca acqua industriale utilizzata da Versalis.

In fase avanzata anche l'impianto del Fotovoltaico da 31 Mw costruito su 60 ettari, con l'assegnazione del secondo lotto del progetto al Consorzio Enermesa. "L'impianto dovrebbe entrare in marcia entro il mese di settembre 2019 - ha detto Alessandro Bartolomei, responsabile di progetto Eni New Energy - stiamo lavorando a pieno ritmo con un picco di forza lavoro in entrambi i lotti di 140 persone con una media di 80 persone. Ci lavorano diversi appaltatori italiani e imprese locali".
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