Una strada panoramica a picco sul mare, tra scogliere che tolgono il fiato e profumi intensi di iodio e lentisco. Una percorso molto amato dai turisti, ma anche una strada di fondamentale importanza per i residenti. Se non fosse per il pericolo costante di frane L'ultimo masso è rotolato giù l'11 novembre scorso atterrando dall'altra parte della carreggiata al chilometro 15,800: un blocco di granito largo un metro e mezzo che dopo due pesanti balzi si è fermato sul lato mare della carreggiata. Il secondo nel giro di una settimana. Il 7 novembre scorso un altro pesante frammento di roccia si era staccato dal costone, bloccando la strada al chilometro 18,700. In quell'occasione la provinciale era stata chiusa al traffico per quasi 12 ore. La frana è stata segnalata dall'unico cantoniere in servizio a Bosa, Gianni Contini, che ha trovato il masso durante il suo sopralluogo quotidiano: «Per fortuna non c'era nessuno - racconta - dovrebbe essere successo verso le 7, sono intervenuti subito i carabinieri di Villanova Monteleone, ma questa volta non c'è stato bisogno di transennare». Gianni Contini percorre quella strada ogni giorno, da anni, tra asfalto sconnesso, cinghiali in libertà e piccole frane: il suo compito è segnalare le emergenze alla Provincia. Estate e inverno.

«In questo periodo il terreno è saturo d'acqua e il costone si sfalda - spiega - ma le frane capitano anche d'estate, quando il troppo calore fa spaccare le rocce». Insomma su quella strada il rischio è costante, soprattutto dopo il recente incendio che ha distrutto anche quel poco di vegetazione che faceva da barriera naturale.

Attraversamento cinghiali (Foto A.Raggio)
Attraversamento cinghiali (Foto A.Raggio)
Attraversamento cinghiali (Foto A.Raggio)

«Quando è caduto il primo masso, la settimana scorsa, abbiamo dovuto transennare la strada e mettere in sicurezza il costone: ho litigato con diversi automobilisti che tentavano di spostare lo sbarramento, volevano passare ad ogni costo». I massi non preavvisano e dire che la strada non è pericolosa sarebbe falso. Ma la chiusura della strada manda nel panico il territorio: aeroporto, scuole, ospedali: tutto è collegato da quelle due provinciali: da Bosa fino al chilometro 20 in direzione di Alghero si chiama sp 49 ; dal chilometro 20 in poi è la sp 105. La parte messa peggio è quella di competenza della provincia di Oristano. «Le reti finiscono dopo il chilometro 15 - spiega il Gianni Contini - servirebbero protezioni almeno fino al chilometro 17. Ma il problema non è solo questo - aggiunge- Ci sarebbero da riaprire tutte le cunette per far defluire l'acqua ... ma come si fa con 25 cantonieri per tutto il territorio? Quando è nata la Provincia eravamo 176. Non abbiamo più uomini, non abbiamo mezzi, non ci sono soldi. Possiamo solo vigilare, e sperare che non succeda niente di terribile».

La panoramica (Foto A.Raggio)
La panoramica (Foto A.Raggio)
La panoramica (Foto A.Raggio)

Il commissario straordinario della provincia di Oristano, Massimo Torrente ha concluso il suo mandato. Sono i suoi ultimi giorni, in attesa della nomina del successore. «Quella strada va rifatta di sana pianta - commenta - per 4 anni e mezzo ho combattuto per le strade di questa provincia, ora se ne occuperà qualcun altro. Chiedete a Pietrino Fois, mi sembra che lui abbia promesso interventi. Io che posso dire? Sempre le stesse cose: ci sono pochi soldi e non c'è il personale per gestirli. La verità è che le province sono moribonde, devono essere rifondate». È vero, Il commissario straordinario sassarese, Pietrino Fois recentemente ha preso parte ad una seduta del Consiglio comunale di Bosa nel corso della quale ha annunciato importanti stanziamenti, ma solo per sistemare il tratto di strada di sua competenza : cioè una strettoia in prossimità di un canalone, poco dopo l'inizio della provinciale 105, che da anni costringe gli autoveicoli al senso unico alternato «I lavori - ha assicurato Fois - saranno realizzati senza interruzione del traffico». Ma di messa in sicurezza dei costoni oristanesi non si è mai parlato.

Senso unico alternato (Foto A.Raggio)
Senso unico alternato (Foto A.Raggio)
Senso unico alternato (Foto A.Raggio)

Se ne parlerà il 25 novembre Padria nel corso di un convegno sui collegamenti tra Sassarese e Oristanese. Ci saranno i commissari delle due province, i sindaci di Alghero, Pozzomaggiore e Bosa, ma soprattutto interverranno il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e l'assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia.

« La Regione deve farsi carico del problema e trovare i soldi per la messa in sicurezza di questa strada. Prima che ci scappi la tragedia - afferma il sindaco di Bosa, Piero Casula - È impensabile lasciare la provinciale in quelle condizioni. Per il territorio è un'arteria importantissima, la Regione deve farsene carico. La provinciale non è solo una panoramica: è l'unica via di collegamento con l'aeroporto - spiega - una strada fondamentale per raggiungere scuole e ospedali, utilizzata quotidianamente da tantissimi allevatori». Ma per ora continua ad essere percorsa ogni giorno da decine di automobilisti che fanno gli scongiuri per evitare di essere colpiti da massi in caduta libera.
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