La gioia di un sindaco dopo giorni difficili, lavorando da casa per tenersi a contatto col Municipio e la gente, e con la preoccupazione per aver contratto il Covid. Stamattina la bella notizia. Il primo cittadino di Decimoputzu, Alessandro Scano, è guarito: poco fa la comunicazione dell'Ats. "Tampone negativo".

"Provo una grande gioia - ha spiegato il sindaco -: la mia gioia è però immalinconita dal pensiero di quanti ancora non sono riusciti a vincere questa battaglia. Forse solo chi ne ha avuto esperienza diretta si rende conto di quanto sia difficile e penoso trovarsi in isolamento, con la paura di non farcela ogni qual volta il saturimetro rileva valori anomali, la temperatura corporea rimane alta, si hanno dolori al petto, il gusto e l'olfatto sono assenti e si ha paura di non riaprire gli occhi l'indomani mattina".

"Per fortuna - ha aggiunto - ora è andata e anzi già dopo due o tre giorni particolarmente difficili ho potuto continuare a lavorare da casa seguendo una serie di scadenze amministrative e le richieste che giornalmente mi pervenivano attraverso il telefonino, che non ha smesso mai di squillare, neppure nei giorni peggiori". Quindi non si è mai sentito solo, "sono stato sempre sostenuto dalle innumerevoli manifestazioni di affetto e vicinanza, attraverso telefonate, messaggi e attestazioni e gesti di solidarietà. Tutto questo, oltre ovviamente alla mia caparbia volontà e alla fede in Dio che sempre mi sostiene nei momenti più difficili, mi ha aiutato certamente a guarire più rapidamente".

"Sento di dover ringraziare tutti di cuore. Anzitutto mia moglie Carla, le mie figlie Francesca e Marianna Elisa con tutti gli altri familiari, che con affetto mi hanno supportato e sopportato. E, poi, il vicesindaco Marco Ena e gli altri colleghi dell'amministrazione comunale e la segretaria comunale, che hanno sopperito alla mia assenza con grande disponibilità e competenza, e tutti coloro che nelle forme più diverse mi hanno espresso e manifestato la loro vicinanza. Un grazie particolare ritengo doveroso rivolgere anche a nome di tutta la cittadinanza ai medici e agli infermieri di cui ho potuto verificare di persona l'impegno e la disponibilità". "La guerra contro il Covid non è ancora finita, dobbiamo continuare a seguire le regole e a rispettare i protocolli. Ciò che poi fa particolarmente male è la stizza per non essere riuscito a evitare il contagio pur essendo convinti di aver attivato tutte le precauzioni, anche se nel mio caso, essendo da mesi in prima linea, era più difficile evitarlo".
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