Dall'utilizzo per fini privati dell'auto dell'Unione dei Comuni della Trexenta agli accordi per favorire un imprenditore nella gara d'appalto per l'affidamento della casa di riposo di Ortacesus. E ancora: dalle false giustificazione per le assenze dal lavoro agli affidamenti di lavori pubblici in cambio di mazzette per arrivare all'approvazione del bilancio dell'Unione dei Comuni con irregolarità e un passivo di 958 mila euro (soldi finiti nelle casse di altre amministrazioni comunali e non dell'Ente).

Sono alcune delle accuse che hanno portato stamattina all'arresto di Fabrizio Mereu, 57 anni, sindaco di Ortacesus. Il primo cittadino - dipendente civile del ministero della Difesa - è stato accompagnato in carcere all'alba quando i carabinieri della compagnia di Dolianova si sono presentati a casa sua per eseguire l'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip su richiesta del pm Giangiacomo Pilia.

Altri due indagati sono finiti ai domiciliari: si tratta di Salvatore Contini, 54 anni consigliere comunale di Ortacesus e agente di polizia penitenziaria a Isili, e Giampaolo Dessì, 60 anni di Cagliari, imprenditore.

Nell'inchiesta sono indagate altre persone: tra loro altri amministratori della Trexenta che hanno fatto parte dell'Unione dei Comuni per la vicenda del bilancio.

Secondo le accuse emerse dalle indagini dei carabinieri di Dolianova, Mereu deve rispondere di peculato, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa dal privato, truffa, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità materiale in atti pubblici. Contini è accusato di turbata libertà degli incanti per la gara d'appalto per la casa di riposo di Ortacesus insieme a Dessì che deve rispondere anche di induzione indebita: ha infatti, secondo gli inquirenti, ottenuto svariati lavori pubblici da Mereu in cambio di denaro, ricariche postali e anche beni.

Stamattina sono state svolte anche diverse perquisizioni anche nel Comune di Ortacesus.

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L'INTERVISTA AL COMANDANTE DEI CARABINIERI

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