Si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è tornato in libertà: Damiano Dalpadulo, 43 anni, l'uomo alla guida della Smart coinvolta nell'incidente mortale a Selargius in cui ieri mattina ha perso la vita il diciottenne Andrea Tiepido, stamattina è stato interrogato dal pm Maria Virginia Boi.

Difeso dall'avvocato Marco Lisu, ha scelto di non rispondere: per lui le accuse sono di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Dalpadulo, dopo il tragico schianto con un'altra vettura, una Panda (alla guida Franco Serreli, 53 anni), si era allontanato a piedi: sotto choc ha vagato per alcune ore nelle campagne di Selargius.

Poi ha contattato un familiare utilizzando un telefono di un contadino, facendosi raggiungere per poi costituirsi nella sede della Polizia locale di Selargius. Il conducente dell'altra vettura, Franco Serreli, deve rispondere del reato di omicidio stradale.

Secondo una prima ricostruzione da parte degli agenti della Municipale di Selargius, la Panda, dopo aver percorso via Nenni, si apprestava a svoltare in via Delle Azalee. Dalla Statale 554 arrivava la Smart: l’impatto è stato violentissimo.

Tiepido è morto sul colpo. Ferite non gravi per Serreli.
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