"Brutto bastardo stai continuando a imbrogliare la gente. Ti conviene impiccarti: ti sei messo nei casini con gente che non sai cosa ti combina. Sei messo proprio male..." Questo il contenuto di un post intimidatorio pubblicato da un pescatore di Teulada alle 14 di lunedì sul profilo Facebook di un disoccupato 39enne di Sestu. Lo stesso autore poi ha cancellato quell'avvertimento quando ha scoperto che le parole scritte erano diventate tremenda realtà: a distanza di cinque ore da quel messaggio, il giovane da qualche anno senza lavoro ha raggiunto le campagne di Su Codinaxiu, a Ussana, e si è impiccato al ramo di un ulivo.

Le indagini

C'è un collegamento tra la morte del 39enne e le minacce ricevute sul social network? Il disoccupato aveva subito altri avvertimenti per una presunta truffa che avrebbe messo in piedi con la vendita online di pezzi di ricambi d'auto? Oppure ha deciso di togliersi la vita logorato da un malessere personale? Per rispondere a queste e altre domande sono al lavoro i carabinieri della compagnia di Dolianova e della stazione di Monastir. I militari, lunedì intorno alle 19, sono stati avvisati da un agricoltore che ha notato il corpo dell'uomo. I primi accertamenti hanno fatto emergere una situazione difficile: il 39enne di Sestu sembra avesse problemi economici e per questo stava attraversando una brutta depressione. Con il trascorrere delle ore sono però spuntati il messaggio intimidatorio su Facebook e il giro di vendita, sui social, di pezzi di ricambio d'auto usati messo in piedi dal disoccupato. Un'attività che potrebbe avergli creato qualche problema con clienti insoddisfatti. Per questo gli investigatori, coordinati dalla pm Rossella Spano, hanno avviato le indagini.

L'autopsia

Ieri pomeriggio il medico legale Roberto Demontis ha svolto un primo esame sul corpo dell'uomo, ma sono necessarie ulteriori verifiche e dunque oggi sarà eseguita l'autopsia al Policlinico di Monserrato. Contemporaneamente i carabinieri hanno avviato accertamenti per risalire all'autore del post (un pescatore cagliaritano attualmente al lavoro nella zona di Teulada), che potrebbe essere interrogato. Perché ha scritto quelle parole? È stato raggirato dal disoccupato? È a conoscenza di altri episodi? Oltre al messaggio intimidatorio, ha lasciato un commento sotto uno degli ultimi post (dello scorso 9 aprile) pubblicato dal 39enne: "Tutto un imbroglio", ha scritto riferendosi all'annuncio relativo alla vendita di motori usati e ricambi per vetture.

Istigazione al suicidio

Se davvero il disoccupato avesse organizzato un mercato per cedere pezzi meccanici trasformandolo però in un raggiro, potrebbe anche aver ingannato qualcuno pericoloso. Ci sono state altre minacce? Agli investigatori non sarebbe arrivato niente di ufficiale. Nessuna querela o denuncia. Né da parte di ipotetici truffati, né dal 39enne di Sestu nel caso fosse stato minacciato pesantemente. I carabinieri però non scartano l'ipotesi che davanti a qualche sgarro (magari soldi consegnati in cambio di pezzi d'auto non arrivati) qualcuno possa aver deciso di agire da solo. Gli investigatori proveranno a ricostruire gli ultimi giorni di vita della vittima, le persone che ha frequentato e incontrato. Era preoccupata o spaventata? Potrebbe aver subito minacce ancor più pesanti, magari dal vivo, tanto da indurla al suicidio? Per ora sono domande in cerca di risposte. Di certo c'è solo il dolore inconsolabile della famiglia, che piange per la perdita del suo caro.

Matteo Vercelli

© Riproduzione riservata