Sorpresi con un tonno rosso, la cui pesca è vietata, due pescatori di Arborea, padre e figlio, sono stati multati dalla Forestale per pesca abusiva.

Sono stati fermati dagli agenti nel corso di un servizio di controllo nella zona di Marceddì con un esemplare di tonno rosso di oltre 130 centimetri di lunghezza e 70 kg di peso, catturato abusivamente e con attrezzi non consentiti. Alla vista della pattuglia della Forestale i due pescatori, a bordo di una piccola imbarcazione, evidentemente consapevoli dell'attività illecita commessa, si sono liberati del pescato che avevano già eviscerato al largo di Marceddì. Gli agenti hanno quindi sequestrato l'attrezzatura.

"La pesca del tonno rosso è disciplinata da rigide normative internazionali ed europee - spiega Tiziana Pinna, direttore dell'ispettorato forestale di Oristano - in base alle quali il pescatore sportivo deve innanzitutto ottenere una specifica autorizzazione dalla Capitaneria di Porto, utilizzare specifici attrezzi da pesca, catturare al massimo un esemplare al giorno nel periodo consentito, che ordinariamente va dal 16 giugno al 14 ottobre, e presentare alla Capitaneria la dichiarazione di cattura all'atto dello sbarco. Il comportamento tenuto dai due contravventori, che accortisi della presenza del Corpo Forestale hanno tentato di liberarsi del pescato, non lascia dubbi sulla loro consapevolezza di violare le disposizioni. Rischiano una multa che va da 1.000 a 3.000 euro per ogni norma violata, con l'aggravante dell'aumento di un terzo, prevista per la cattura della specie 'tonno rosso'".
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