Voti alti in pagella e Isee dei genitori a più cifre. Un binomio che non è mai andato d'accordo. Ecco perché molti studenti, seppur meritevoli, non hanno mai avuto un riconoscimento in cambio.

Tutta "colpa" dei genitori che, lavorando entrambi e guadagnando delle somme discrete, non hanno mai "permesso" ai loro figli di poter ricevere un premio in denaro. Ma a Cabras si cambia metodo e strategia. Il Comune ha infatti modificato il regolamento per l'assegnazione delle borse di studio. Un modo per premiare il merito degli studenti bravi, al di là della situazione economica della famiglia. La modifica del regolamento era uno dei punti all'ordine del giorno del penultimo Consiglio comunale. Un'iniziativa sposata dall'intera assemblea: il nuovo documento è stato votato infatti all'unanimità.

"Mettere mani al regolamento oramai datato ma anche molto rigido era una necessità - spiega il sindaco di Cabras Andrea Abis -. Il vecchio documento conteneva dei criteri che secondo noi non era più giusto seguire. Semplicemente perché la graduatoria delle domande che venivano presentate da parte dei cittadini di Cabras veniva stilata prendendo in considerazione prima di tutto il reddito delle famiglie e non l'impegno dei ragazzi. In sostanza venivano esclusi gli studenti bravi e studiosi con voti alti solo perché figli di genitori con un reddito alto".

"Questo non va bene - continua Abis -. Anche perché il merito è una cosa, la situazione economica è un'altra. Chi è bravo deve essere premiato al di là della condizione lavorativa dei genitori".

Nel nuovo regolamento non esistono più le soglie. Prima ad esempio chi superava i 20mila euro di Isee si aggiudicava un punteggio bassissimo nonostante una pagella da fare invidia. Ora sarà la Giunta assieme agli uffici a decidere chi si merita di ricevere la borsa di studio.

"Verrà considerato principalmente il merito - conclude Abis -. La borsa di studio era diventata una sorta di aiuto sociale. Ora invece verranno premiati i ragazzi che durante l'anno si sono impegnati. Le famiglie bisognose del resto vengono già assistite dal servizio sociale del Comune".
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