La paziente oncologica potrà ricevere la terapia nell'ospedale San Martino di Oristano e non dovrà sottoporsi a trasferte stressanti a Nuoro.

Lo ha disposto il giudice del lavoro di Oristano Salvatore Carboni, al quale la paziente si era rivolta perché non riusciva a far valere le proprie ragioni. Il magistrato ha ordinato alla Regione e alla Ats di attivarsi immediatamente perché la signora, peraltro anziana, riceva la terapia nel reparto di oncoematologia oristanese. Il giudice Carboni, in un provvedimento di 17 pagine, non ha usato mezzi termini per definire il comportamento dei dirigenti regionali che giusto qualche mese fa avevano dichiarato che quel reparto non era autorizzato a portare avanti l'attività.

Gli atti della Regione "con i quali ha negato la somministrazione del farmaco richiesto sono suscettibili di disapplicazione per eccesso di potere e violazione di legge, in quanto lesivi del diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione, ai sensi dell'articolo 5 della Legge 20 marzo 1865, n.2248, all. E. L'efficacia dei medesimi deve dunque essere provvisoriamente sospesa".

Naturalmente felice la paziente quando ha letto il provvedimento del giudice Carboni. Soddisfatte le associazioni Adiconsum, Cittadinanzattiva, Komunque donne, Le belle donne e Ail che avevano affiancato la paziente in questa battaglia. La signora è stata tutelata dall'avvocato Rossella Oppo che oltre un mese fa aveva depositato il ricorso in Tribunale.
© Riproduzione riservata