Dopo quasi vent’anni di attese, rinvii e silenzi, qualcosa finalmente si muove. Vico Arcais smetterà di essere una ferita aperta nel cuore del centro storico di Oristano. Il Comune ha affidato i lavori di messa in sicurezza del muro pericolante di Palazzo Paderi, l’edificio storico affacciato tra via del Carmine e lo stesso vicolo, in parte di proprietà comunale e in parte dell’Asl. Un passaggio decisivo che chiude una vicenda trascinatasi per troppo tempo.

Quel tratto, interdetto da anni per ragioni di sicurezza a causa delle gravi criticità strutturali, era diventato il classico spazio dimenticato, sottratto allo sguardo da pannelli in legno. Ora, però, la svolta è concreta: i lavori sono stati affidati all’impresa 3M Srl di Austis, specializzata nel restauro di edifici tutelati, per un importo complessivo di circa 66 mila euro, all’interno di un intervento finanziato con fondi comunali.

Il progetto riguarda la messa in sicurezza della porzione più critica di Palazzo Paderi, con l’obiettivo di eliminare definitivamente ogni rischio e restituire accessibilità a vico Arcais. Il cantiere, una volta avviato, avrà una durata di 120 giorni: tempi definiti per un problema che per quasi due decenni è rimasto sospeso tra promesse e soluzioni provvisorie.

Ma il significato dell’intervento va oltre il singolo muro. Con la riapertura del vicolo, Oristano potrà ricucire uno strappo urbano e inserire vico Arcais nel più ampio progetto di riqualificazione del centro storico, ormai in dirittura d’arrivo.

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