Non esiste alcuna necessità di una misura cautelare. Non ci sarebbe nessun rischio di inquinamento di prove che giustifichi i domiciliari per Antonio Succu dopo che sono già trascorsi quattro mesi.

Lo ha ribadito oggi davanti ai giudici del Tribunale del Riesame l'avvocato Guido Manca Bitti che, insieme al collega Luciano Rubattu, assiste il sindaco di Macomer (al momento sospeso dall'incarico) coinvolto nell'inchiesta Ippocrate sulla sanità oristanese.

(L'Unione Sarda - Pinna)
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L'ex primario di Ginecologia del San Martino era finito ai domiciliari ai primi di ottobre nell'ambito dell'indagine sulla presunta gestione clientelare delle assunzioni alla Asl.

Secondo la Procura, sarebbero stati pilotati concorsi in cambio di voti al Partito dei sardi e Succu sarebbe stato uno dei pilastri di questo sistema.

Nelle settimane scorse i difensori avevano già chiesto la revoca dei domiciliari (o una misura alternativa) al Gip del Tribunale di Oristano che però ha rigettato l'istanza. A quel punto gli avvocati Manca Bitti e Rubattu hanno insistito presentando ricorso al Riesame. Ieri mattina c'è stata la discussione, la decisione dei giudici dovrebbe arrivare la prossima settimana.
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