Resta ai domiciliari Antonio Succu, il sindaco di Macomer (sospeso dall'incarico) coinvolto nell'indagine sulla sanità oristanese. Il Gip del Tribunale di Oristano ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata nei giorni scorsi dagli avvocati Guido Manca Bitti e Luciano Rubattu che adesso sono pronti a ricorrere al Tribunale del Riesame.

L'ex primario di Ginecologia del San Martino era finito ai domiciliari ai primi di ottobre nell'ambito dell'inchiesta Ippocrate sulla presunta gestione clientelare delle assunzioni. Secondo la Procura sarebbero stati pilotati concorsi in cambio di voti al Partito dei sardi e Succu sarebbe stato uno dei pilastri di questo sistema. Nei giorni scorsi i difensori avevano chiesto la revoca dei domiciliari sostenendo che sono venute meno le esigenze cautelari. La Gip Annie Cecile Pinello però è stata di parere diverso.

Oltre a Succu, erano finiti ai domiciliari l'ex consigliere regionale di Bosa Augusto Cherchi (difeso da Pierluigi ed Enrico Meloni), l'ex responsabile del personale Gianni Piras (difeso da Luigi Satta) e l'ex capo degli infermieri Salvatore Manai (assistito da Antonello Spada). Erano stati interdetti dai pubblici l'ex commissaria Assl Maria Giovanna Porcu (difesa da Guido Manca Bitti e Carlo Figus) e Angelo Piras (difeso da Basilio Brodu) ma entrambi i provvedimenti sono stati annullati dal Riesame.

Interdetta per un anno Gavina Agnese Canalis (difesa da Liliana Pintus), responsabile dell'agenzia interinale. Nell'inchiesta sono coinvolte complessivamente 20 persone, è indagato anche il direttore generale della Assl Mariano Meloni per una vicenda legata a una nomina contestata.
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