La Procura di Oristano ha chiesto il rinvio a giudizio per Giovanni Perria, accusato di aver ucciso la moglie Brigitte Pazdernik. Ed è stata fissata anche l'udienza preliminare che si svolgerà il prossimo 7 novembre.

Il gup dovrà decidere se mandarlo a processo con l'accusa dell'omicidio della moglie, reato aggravato secondo il pm Armando Mammone.

L'avvocato difensore Antonello Spada sta preparando la strategia difensiva e valuterà se chiedere un rito alternativo come quello abbreviato.

Se si procederà con il rito ordinario, il processo sarà celebrato in Corte d'Assise a Cagliari, mentre se si dovesse andare avanti con un procedimento alternativo Perria sarà giudicato dal Tribunale di Oristano.

Si entra così nella fase processuale di un'inchiesta articolata, costituita da tantissimi indizi ma - sembrerebbe - da poche prove.

LA RICOSTRUZIONE - La vicenda inizia il 10 ottobre di un anno fa quando Perria denuncia la scomparsa della moglie che, secondo quanto riferito dall'uomo agli agenti, si sarebbe allontanata da sola, a piedi in una notte di pioggia e vento.

Subito scattano le ricerche ma la donna, di origine tedesca di 76 anni, sembra svanita nel nulla.

La svolta tre giorni dopo quando il corpo senza vita di Brigitte viene ritrovato nelle acque di Su Pallosu.

Fin dal primo momento c'erano stati forti sospetti sul marito per le numerose contraddizioni nella ricostruzione di quanto accaduto nella casa di via Cunzau de Is Paras.

Quella sera la coppia avrebbe discusso dopo aver visto un programma alla Tv tedesca in cui si parlava di un tradimento: sarebbe bastato questo per riaccendere l'ossessione di Perria per un tradimento della moglie risalente a cinquant'anni prima.

Cosa sia realmente accaduto in casa non si sa, di certo gli inquirenti vanno a fondo per fare piena luce sulla vicenda.

Mesi di indagini e a gennaio scatta l'arresto dell'uomo e da allora, il pensionato è rinchiuso nel carcere di Massama da dove continua a dichiararsi estraneo alla morte della moglie.
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