"Che differenza c'è tra un ospedale che non funziona e uno chiuso?". È questa la domanda che una cittadina - e paziente - ogliastrina ha posto durante la conferenza socio sanitaria che questa mattina a Lanusei ha sancito la mobilitazione. Annunciate forme di protesta eclatanti. Tra le proposte, il blocco stradale delle arterie principali di collegamento da e per l'Ogliastra: la 125 per il capoluogo, la 389 per Nuoro e la strada per Seui e Ussassai.

Amministratori e cittadini decideranno nei prossimi giorni la linea precisa da seguire, con un unico obiettivo: pretendere un trattamento dignitoso e riportare l'Ogliastra al centro. Prevale l'amarezza per le promesse mancate e per i servizi che funzionano a singhiozzo perché non ci sono medici sufficienti a garantirli.

Di promesse, l'Ogliastra in questi mesi ne ha sentite tante, ma nei fatti i medici non arrivano, vuoi perché non è una meta ambita, vuoi per la farraginosità della burocrazia che rende tutto ancora più lento. Mesi in cui sono state fatte manifestazioni, documenti, sit in, incontri e riunioni.

Ora l'Ogliastra ha deciso di alzare il tiro e alzare l'asticella della protesta, per far tornare alla ribalta del consiglio regionale il tema "Ogliastra". Tra le proposte, il blocco stradale delle arterie principali di collegamento da e per l'Ogliastra: la 125 per il capoluogo, la 389 per Nuoro e la strada per Seui e Ussassai. Amministratori e cittadini decideranno nei prossimi giorni la linea precisa da seguire, con un unico obiettivo: pretendere un trattamento dignitoso e riportare l'Ogliastra al centro.
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