Rogo di Tortolì, le indagini: "Colpa di un agricoltore"
A far scoppiare l'incendio che ha messo in ginocchio Tortolì potrebbe essere stato un agricoltore che ha dato fuoco a dei residui di potatura. Il vento ha fatto il restoSarebbe stato un rogo di sterpaglie a provocare il grosso incendio che ieri ha distrutto centinaia di ettari di macchia mediterranea nel territorio di Tortolì, con 5mila evacuati da camping, agriturismi e case private.
"Non c'è nessun dolo alla base del disastro che ha colpito questo territorio ma un'imprudenza, un'azione colposa - ha detto all'Ansa il comandante del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Antonio Casula -. Abbiamo individuato il punto di innesco dell'incendio che è la zona di San Salvatore nei pressi della spiaggia di Orrì, un'area utilizzata per attività agronomiche: il rogo è partito da un agrumeto in cui un uomo stava bruciando residui di potatura accumulati nel suo terreno".
"L'attività investigativa è nel pieno del lavoro per accertare questa tesi, stiamo incrociando i dati e le testimonianze per avere la certezza di questa responsabilità. Spetterà poi alla magistratura intervenire con provvedimenti adeguati".
"Se da un lato tiriamo un sospiro di sollievo perché non c'è stato dolo - ha concluso il Comandante - dall'altro constatiamo che nonostante la nostra costante campagna di sensibilizzazione ancora non c'è consapevolezza del divieto di bruciare sterpaglie in una giornata di vento e quindi a forte rischio. Un punto sul quale dobbiamo intervenire con più forza".
Intanto il governatore della Regione Sardegna Christian Solinas e l'assessore Gianni Lampis hanno garantito che "i responsabili saranno assicurati alla giustizia".
(Unioneonline/D)