Altra brutta notizia per l'ospedale San Francesco di Nuoro: dopo il depotenziamento del reparto di Oncologia, lo stop del reparto di Chirurgia, chiude anche Nefrologia e i pazienti si dovranno rivolgere a Cagliari o a Sassari.

Quasi tutti i reparti sono carenti di personale e da mesi sindacati e associazioni di pazienti denunciano la carenza di 130 medici e di un centinaio di infermieri. Con l'emergenza Covid la situazione è precipitata. Non sono bastate le manifestazioni pubbliche, con i pazienti oncologici che si sono incatenati davanti al nosocomio nell'ottobre scorso, i sit-in dei sindaci del territorio, le dure prese di posizione del sindaco di Nuoro Andrea Soddu, tutti a rivendicare concorsi pubblici e l'assunzione di medici in pianta stabile. "Con la seconda ondata covid il reparto di Nefrologia è stato chiuso temporaneamente per l'alto numero di personale sanitario infetto, ma dopo la loro guarigione non è stato mai riaperto - denuncia Annarita Ginesu del sindacato Nursind che conferma la notizia apparsa sulla Nuova Sardegna - Il reparto di Nefrodialisi non c'è più ed è fortemente depotenziata l'attività ambulatoriale per trapiantati e i pazienti con scompensi renali.

E' inaccettabile che il San Francesco, che serve il centro Sardegna, sia stato privato del reparto di Chirurgia generale con la sua chiusura: la Regione ha annunciato a breve la riapertura con medici prestati da Sassari e Oristano, la verità è che nessuno vuole venire e che bisogna fare concorsi. Il reparto di Geriatria è stato accorpato con l'Unità Operativa di Medicina e la cosa più preoccupante è che non c'è più il servizio h 24 dell'angiografia interventistica: questo vuol dire che se arriva un paziente con un ictus o una emorragia cerebrale in quegli orari non può essere trattato e deve essere trasferito d'urgenza a Cagliari e Sassari con pregiudizio della prognosi dei pazienti. Se a questo aggiungiamo che in Radiologia da 30 tecnici in pianta organica ne sono rimasti 15, capiamo che qui le cose non stanno capitando per caso visto che non c'è nessuna volontà di invertire la tendenza".

Da giorni sono partite diverse campagne di raccolta firme per dire basta a questa situazione: "Nel Nuorese è venuto a mancare il diritto alla salute - denuncia Marilena Pintori presidente dell' associazione Vivere a Colori - Noi siamo pronti a manifestazioni eclatanti per riconoquistarlo. Abbiamo un gruppo Facebook che conta 6mila persone e da tempo abbiamo dato vita a una petizione che sta raggiungendo migliaia di firme per dire basta a questo stato di cose. Vogliamo salvare l'ospedale san Francesco, bloccare i viaggi della speranza, bloccare il trasferimento medici in altra sede e porre fine alla vergognosa privatizzazione delle prestazioni specialistiche".

NIEDDU CONVOCA I VERTICI DELL'ATS - L'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha convocato a Cagliari n tavolo urgente con i commissari straordinari dell'Ares-Ats e dell'Assl di Nuoro, nonché con il direttore di presidio dell'ospedale San Francesco in merito alle problematiche del principale nosocomio barbaricino. "Il San Francesco - dichiara Nieddu - rappresenta un presidio strategico per la Sardegna. Basti pensare che per la sola chirurgia robotica la Regione ha concluso importanti investimenti sull'ospedale, nell'ottica di farne un centro di riferimento per la formazione di nuovi specialisti. Un futuro che deve essere garantito". "Chiederemo all'azienda sanitaria - conclude l'esponente della Giunta Solinas - quali siano le soluzioni messe in campo per il superamento delle attuali criticità e continueremo a dare sostegno a ogni proposta orientata a garantire la continuità dell'assistenza e dei servizi".

(Unioneonline/F)
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