Riparte a pieno ritmo l'attività della "Rete delle Associazioni Comunità per lo sviluppo", che nel corso di una riunione dei coordinatori a Borore ha tracciato le linee prioritarie da seguire contro lo spopolamento delle zone interne e per la ripresa del loro sistema economico e sociale sconvolto dal Covid-19. A partire dalla diffusione delle nuove tecnologie con il potenziamento delle reti informatiche, fondamentale per contribuire a limitare l'isolamento.

"Serve un piano di investimenti straordinari per servizi e infrastrutture moderni - spiega Fausto Mura, presidente della Nino Carrus - a iniziare dalle tecnologie digitali, per rendere territori e Comuni luoghi del buon vivere, accoglienti per le famiglie e l'infanzia, garantendo un ambiente favorevole al 'fare impresa' a burocrazia zero". Prioritario è garantire i diritti fondamentali di cittadinanza: l'accesso a efficienti e moderni servizi sanitari, un sistema formativo e di istruzione di qualità "sperimentando un nuovo rapporto tra territori, Università e mondo della ricerca", il diritto alla mobilità con un Piano Regionale dei Trasporti che affronti i nodi della continuità territoriale esterna e interna dell'Isola.

"Occorre un grande progetto regionale - prosegue Mura - che metta in campo competenze specialistiche e giovani risorse intellettuali a supporto di pubblica amministrazione e imprese, per attrarre investitori e nuove cittadinanze, che dia sbocco alle grandi potenzialità dei territori e delle comunità locali, esaltando peculiarità e specialità delle nostre produzioni nel mercato globale". Fondamentale per gli associati una rottura di schemi e metodi "sconfitti dai fatti per avviare una stagione del coraggio" capace di incentivare la creatività, attrarre investimenti e aprirsi al mondo".

"Le risorse finanziarie che l'Unione Europea renderà disponibili per affrontare la crisi globale post Covid e per la nuova programmazione dei Fondi strutturali 2021/2027 - sottolinea Mura - rappresentano un'occasione formidabile per la Sardegna e rendono concretamente possibile realizzare politiche di riforma, innovazione e crescita diffusa". A settembre si terrà l'assemblea generale della Rete, già fissata per lo scorso 21 marzo e rinviata per via della quarantena.
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