Momenti di tensione questa mattina al quarto piano del tribunale di Nuoro prima dell'udienza preliminare per il femminicidio di Romina Meloni, la 49 enne di Ozieri uccisa il 31 marzo a colpi di pistola dal suo ex, Ettore Sini.

Quando Sini, accusato di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione e dei motivi abbietti oltre al tentato omicidio di Gabriele Fois - il nuovo fidanzato della Meloni miracolosamente sopravvissuto ai colpi di pistola - , è arrivato al quarto piano scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, si è trovato faccia a faccia con le sorelle della vittima.

I familiari in attesa (foto Fabio Ledda)
I familiari in attesa (foto Fabio Ledda)
I familiari in attesa (foto Fabio Ledda)

Tensione altissima e che alla fine è sfociata in insulti di una sorella nei suoi confronti. "Me lo sono trovato davanti, me lo sono trovato davanti" ha ripetuto una delle sorelle di Romina. Poco dopo, erano le 10.15, l'uomo, difeso dagli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, è entrato in aula per l'udienza a porte chiuse davanti al giudice Claudio Cozzella. Dentro anche i familiari delle vittime per la costituzione di parte civile (le sorelle rappresentate da Orlando Ugone, Gabriele Fois con gli avvocati Pietro e Silvestro Pittalis).

Dopo quasi un'ora di camera di consiglio, il gup ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica presentata dai legali dell'imputato, accogliendo invece l'istanza del giudizio col rito alternativo.

Soddisfazione per le sorelle di Romina: "Lui (Sini, ndr) sapeva quello che faceva, ora chiediamo solo giustizia" hanno detto alla fine dell'udienza lanciando anche un appello: "Denunciate sempre, prima che sia troppo tardi".

Appuntamento ora al 20 dicembre per le discussione e le richieste dei pm, Riccardo Belfiori ed Ireno Satta. Nella stessa giornata toccherà ance alle parti civili. Il 17 gennaio invece, ci sarà la discussione della difesa e la probabile sentenza
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