Il tribunale di Nuoro ha rigettato l'istanza di revoca del sequestro preventivo del ponte di Oloè, sulla provinciale Oliena-Dorgali, crollato durante l'alluvione del 2013 provocando la morte del poliziotto Luca Tanzi.

A chiederlo era stato l'amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, dopo i lavori di messa in sicurezza e anni di disagi provocati ai cittadini per i loro spostamenti.

Per i giudici, però, non ci sono ancora le condizioni per la riapertura del viadotto: serve un supplemento di indagini geognostiche, che costeranno alla Provincia altri due milioni e mezzo di euro, e altre opere di consolidamento.

Colti di sorpresa il sindaco di Oliena Bastiano Congiu, che ha convocato per domani un Consiglio comunale straordinario, il primo cittadino di Dorgali Maria Itria Fancello, così come l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, che esprime "stupore e incredulità".

L'esponente della Giunta Solinas ha convocato d'urgenza in assessorato i sindaci dei due paesi barbaricini, l'amministratore straordinario Tidu e il consulente che ha redatto il certificato unico necessario per presentare l'istanza.

"Nessuno era a conoscenza della necessità di una indagine geognostica né di dover rafforzare le fondamenta. Lo apprendiamo solo oggi", spiega l'assessore, che ha chiesto alla Provincia di Nuoro di farsi portavoce della richiesta di un incontro con i consulenti del tribunale "per avere le informazioni utili a restituire presto questa fondamentale opera per la viabilità delle comunità locali".

(Unioneonline/D)
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