Cucinati trifolati e arrosto, a volte regalati e altre volte raccolti dai figli o dal marito, ma in tutti i casi, comunque, funghi tossici raccolti a Calangianus e che, in occasioni diverse, hanno spedito all'ospedale tre persone nel weekend.

I pazienti, dopo aver trascorso ore nel Pronto Soccorso di Tempio Pausania, sono stati dimessi e le loro condizioni di salute sono, ora, buone. Ma le autorità sanitarie invitano alla prudenza.

I FATTI - Nella tarda serata di venerdì 16 ottobre scorso una donna si è presentata al Pronto Soccorso di Tempio Pausania dopo aver consumato un "Agaricus pseudopratensis" scambiato per prataiolo. I problemi sono iniziati subito dopo il consumo del fungo, avvenuto a pranzo, con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile e dolori addominali violenti.

Al Pronto Soccorso è stato seguito il protocollo da intossicazione alimentare e la donna, dopo qualche ora in osservazione, è stata mandata a casa.

Analogo episodio il giorno successivo, e questa volta a recarsi in ospedale un sessantenne dopo aver consumato funghi del tipo "Agaricus Xanthodermus" e "Entoloma sinuatum" regalati da un amico. Anche in questo caso, corsa in ospedale (intorno alle 20) con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile e dolori addominali violenti. E anche in questo caso i sanitari del pronto soccorso, con la consulenza dei micologi dell’Assl, hanno trattato il paziente, poi rimasto in osservazione in ospedale per alcune ore.

Nuovo caso questa notte poco prima dell’1, quando un'ottantenne è finita all’ospedale tempiese con sintomi acuti a carico dell'apparato gastrointestinale dopo aver consumato a cena un piatto di "Agaricus Xanthodermus" trifolati. Seguito nuovamente il protocollo da intossicazione alimentare con la donna che ha lasciato l'ospedale in buone condizioni di salute.

La Assl di Olbia invita i consumatori di funghi spontanei a contattare sempre il micologo dell’azienda prima di consumarli. Il micologo è un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi ed è messo a disposizione della popolazione gratuitamente.

(Unioneonline/v.l.)
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