Mario Sedda, il 39enne di Porto Torres trovato morto il primo aprile tra i cespugli di via Sassari, non è deceduto per cause naturali ma è stato vittima di un omicidio.

Lo confermano i risultati dell'esame necroscopico che hanno fatto emergere alcuni particolari sulla morte dell'uomo rinvenuto privo di vita il pomeriggio del primo aprile.

A distanza di nove giorni dal ritrovamento si indaga su alcuni aspetti correlati: l'uomo è stato colpito con un coltello all'altezza del mento, una lama spezzata trovata conficcata da parte a parte nel volto. I sospetti per gli inquirenti erano sorti sin dall'inizio, ma solo l'autopsia poteva chiarire la vera causa del decesso.

Ora si indaga sugli ultimi momenti di vita dell'uomo, sulle compagnie e le persone che frequentava. I primi sospetti sono ricaduti su un uomo di 60 anni iscritto nel registro degli indagati, ma il cerchio delle indagini si allarga e le attenzioni degli inquirenti si rivolgono a tutte quelle persone con cui Mario Sedda condivideva le giornate, vissute ai margini: l'uomo soffriva da tempo di varie patologie legate all'uso di alcol e di sostanze stupefacenti.

Nel pomeriggio alle 15 si terranno i funerali nella chiesa dello Spirito Santo.
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