Nel primo giorno della grande operazione di tamponi negli scali aerei e marittimi sardi per chi entra nell'Isola - più di duemila -, due persone sono risultate positive. Inizialmente erano sei, ma poi i due passeggeri giunti in traghetto a Olbia, risultati positivi al tampone antigenico nella postazione dell'Ats, sono risultati negativi al più preciso tampone molecolare.

Stesso discorso per i due positivi all'antigenico di ieri mattina allo scalo di Elmas, certificati poi come negativi. Resta il dubbio su un passeggero positivo a Elmas ieri sera e su quello sbarcato da un aereo ad Alghero in mattinata: si è in attesa della "prova d'appello" dopo la prima positività.

Dei 236 passeggeri giunti con i voli da Milano e da Roma di ieri mattina, il 54% è stato sottoposto al tampone antigenico all'arrivo a Elmas. Il 30% aveva il certificato di un test svolto entro le 48 ore precedenti, mentre il 10% dovrà presentare l'esito del tampone cui è obbligatorio sottoporsi in città entro domani.

L'Ats ha schierato centinaia di persone negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e nei porti di Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura. In totale, sono stati sottoposti al test oltre mille passeggeri, senza intoppi, se non per la lunga attesa dell'esito del molecolare.

"Quell'attesa finirà fra oggi e domani", assicura il commissario straordinario dell'Ats, Massimo Temussi, "perché in mattinata ci saranno consegnati i dispositivi appena acquistati. Consentono", aggiunge, "di processare in porti e aeroporti anche i tamponi molecolari, nel tempo di un'ora".

Ieri, per i sei secondi test cui sono stati sottoposti i positivi al primo, è stato necessario inviare i tamponi al Santissima Trinità di Cagliari e in centri di analisi del Nord Sardegna, dove quattro diagnosi sono state ribaltate: negative. "Ora, invece, il tampone molecolare si analizzerà in porti e aeroporti, abbattendo le attese di chi è positivo al primo test", conclude Temussi.

Il governatore, Christian Solinas, loda il "modello Sardegna" che ha proposto al premier Mario Draghi, chiedendo di considerare l'Isola "un test nazionale. Nei nostri porti e aeroporti", ha detto durante un incontro con gli operatori del turismo, "abbiamo un efficace e gratuito sistema di controllo che, con la vaccinazione di massa, consoliderà un modello Sardegna di grande impatto mediatico. Questo ci consentirà di gestire la stagione estiva in sicurezza. Lo avevamo già detto all'inizio della scorsa estate: era necessario un filtro all'ingresso per consolidare l'ottimo indice di positività, ma non ci hanno ascoltati. Essere la prima regione italiana in zona bianca, una conquista frutto dell'impegno e del sacrificio di cittadini e istituzioni, rappresenta un ottimo punto di partenza anche per il rilancio del comparto turistico".

(Unioneonline)

I dettagli su "L'Unione Sarda" oggi in edicola

***

LEGGI ANCHE:

Test a Elmas: accordo tra Sogaer e una società privata
© Riproduzione riservata