Si comincia con bar e ristoranti a cena. La Sardegna entra in zona bianca ma non sarà un liberi tutti e le riaperture saranno graduali.

Nelle prossime ore dovrebbe arrivare l'ordinanza del governatore Christian Solinas, che entrerà in vigore da lunedì primo marzo.

Un "percorso di graduali riaperture che sarà concordato in un tavolo tecnico con Istituto superiore di sanità e ministero", ha spiegato a Videolina l'assessore regionale alla Salute Mario Nieddu, "ma si presume di iniziare con bar e ristoranti, poi in base al monitoraggio settimanale avremo modo di valutare i successivi passaggi".

La settimana seguente, se i dati lo consentiranno, potrebbe essere la volta di palestre e piscine.

L'apertura di bar e ristoranti a ora di cena dovrebbe far dunque slittare il coprifuoco. Resta il divieto di assembramento e l'obbligo di utilizzare la mascherina, di discoteche non se ne parla, anche perché nella bozza del Dpcm c'è il divieto di apertura delle sale da ballo in area bianca.

"Non ci sarà libertà di comportarsi in maniera non consona e adeguata alla gestione della pandemia", mette in guardia Nieddu, che poi spiega come la variante inglese sia "uno dei motivi per cui non c'è quell'applicazione della zona bianca che consentirebbe riaperture in libertà".

SOLINAS RILANCIA IL CERTIFICATO - Il presidente della Regione, dal canto proprio, ringrazia i sardi per il risultato, ma chiede di "mantenere alta la guardia" per non vanificare gli sforzi che hanno portato l'Isola in zona bianca. Conferma che le riaperture saranno graduali, fatte "con prudenza e attenzione".

E torna sul certificato di negatività o immunità: "Voglio proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per chi entrerà nel nostro territorio regionale, che non impediranno ma anzi faciliteranno la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il ministro Speranza, confidiamo che con il governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione per un sistema che sia garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà dell'Isola una terra sicura e sempre più ospitale".

(Unioneonline/L)
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