Soddisfazione e prudenza, perché va bene la zona bianca ma non bisogna abbassare la guardia contro il virus e le insidie delle varianti.

Christian commenta con questi due contrastati stati d'animo il passaggio dell'Isola - prima Regione in Italia - in zona bianca.

"Un grande risultato ottenuto grazie all'impegno di tutti i sardi, ma non è un punto d'arrivo, piuttosto è un punto di partenza", mette in guardia il presidente della Regione.

Un "riconoscimento dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell'osservanza delle regole di sicurezza", che deve essere "un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virs, per non vanificare tutto con atteggiamenti imprudenti".

"Non è un liberi tutti, deve essere interpretata come uno sprone alla massima responsabilità", spiega il presidente della Regione.

La ripresa delle attività produttive sarà "graduale", spiega, fatta "con prudenza e attenzione".

CONTROLLI ALLE FRONTIERE - Infine Solinas torna sul "passaporto Covid". Sanitario o vaccinale non è ancora chiaro come si andrà a configurare: "Voglio proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per chi entrerà nel nostro territorio regionale, che non impediranno ma anzi faciliteranno la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il ministro Speranza, confidiamo che con il governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione per un sistema che sia garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà dell'Isola una terra sicura e sempre più ospitale".

(Unioneonline/L)
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