Lieve aumento dell'indice Rt per la Sardegna. Il valore che misura la trasmissibilità del contagio da coronavirus è salito a 0,51 ma i dati regionali restano confortanti. Secondo il più recente bollettino dell'Unità di crisi, aggiornato a ieri, nelle ultime 24 ore c'è stato solo un nuovo caso, mentre i guariti - in crescita - sono 1.036 e gli attualmente positivi 190. Invariato il numero delle vittime, fermo da qualche giorno a 130.

Per quanto riguarda la situazione a livello nazionale, ieri sera è arrivata la conferma da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza: uscito dal vertice convocato dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ha spiegato che dal 3 giugno ci sarà il via libera per gli spostamenti tra regioni anche se proseguiranno i monitoraggi dell'andamento della curva dei contagi.

Con l'aumentata circolazione delle persone sarà importante prestare la massima cautela e rispettare le norme di distanziamento e l'uso delle mascherine.

La Sardegna intanto resta al centro di numerose polemiche per la questione del certificato di negatività che la giunta Solinas intende chiedere a chi arriva nell'Isola. L'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, ieri mattina aveva però detto che dal 3 giugno il test non servirà più, salvo poi correggere il tiro: "Non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro", ha precisato, perché "la tutela della salute dei sardi, così come quella dei turisti, è e resta una priorità: abbiamo portato avanti una proposta concreta che ci permetta di certificare la negatività al virus per chi, dal 3 giugno, dovesse arrivare in Sardegna e ad oggi attendiamo che il governo prenda una posizione e dia risposte chiare".

(Unioneonline/s.s.)

COSA CAMBIA DAL 3 GIUGNO

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