Il 3 giugno è dietro l'angolo, ma "dal governo mancano soluzioni".

Ed è per questo che Christian Solinas, ospite di "Un giorno da pecora" su Rai Radio 1, dice senza mezzi termini: "Chi arriva senza certificato dal mio punto di vista non può imbarcarsi in partenza, quindi non arriva in Sardegna".

"Dal ministro Boccia - aggiunge - mi sarei aspettato qualche soluzione visto che manca poco al 3 giugno".

Continua anche la polemica tra il governatore sardo e il sindaco di Milano Beppe Sala.

"Una polemica che non serve a nessuno - dichiara Solinas in un'intervista a La Stampa -, una discussione da salotto radical chic che dimostra una presunta supremazia che nei fatti non c'è. I sardi hanno costruito con la loro fatica le proprie fortune, Sala non può cancellare la storia a suo piacimento".

Il governatore si rivolge ai tanti lombardi che passano le vacanze sull'Isola: "I sentimenti comuni che ci legano non possono essere messi in discussione da discussioni improvvide, Sala ha voluto creare un conflitto che non esiste. Nessuno in Sardegna ha parlato di milanesi, la certificazione deve essere richiesta a tutti".

Ancora, sulle procedure. "Molto semplici - dice -, tutto molto chiaro. Chi vuole fare le vacanze può andare in laboratorio e richiedere un test. Sappiamo che non esiste la garanzia totale, ma al non controllo preferiamo uno screening che filtri il 30-40%. Chi sta consolidando l'idea di una Sardegna poco ospitale non ci conosce per niente, noi vogliamo spalancare le braccia ma in sicurezza".

I turisti, rassicura, saranno accolti "a braccia aperte". "Ma la sicurezza sanitaria è uno dei principali fattori che influenzano le scelte della vacanza, chiediamo solo una cautela in più".

Poi la risposta a Boccia: "Non si tratta di libera circolazione dei cittadini, è una banalizzazione. Bisogna bilanciare tutto col diritto alla salute, che non si può aggirare. Altrimenti a questo punto sarebbe stato incostituzionale anche tenere chiusi in casa i cittadini per mesi".

VOLI PRIVATI - Il passaporto sanitario intanto è già stato anticipato per i voli privati. I viaggiatori che arrivano a Cagliari e Olbia devono presentare alle autorità aeroportuali la copia originale di un certificato medico (in lingua italiana o inglese) che attesti l'effettuazione con esito negativo di un test diagnostico molecolare per rilevare il coronavirus. Il test deve essere stato effettuato non più di cinque giorni prima, e i passeggeri sprovvisti dovranno dare alla Regione la disponibilità a sottoporsi al test in loco.

C'è anche l'obbligo di compilare un'autocertificazione per la verifica di una pregressa infezione o contatto con il Covid-19. Queste linee guida sono in vigore per i passeggeri autorizzati a sbarcare nell'Isola dal 21 maggio con voli privati, e potrebbero essere l'anticipazione di quanto accadrà dal 3 giugno.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata