Ripartono gradualmente tutti i settori dell'economia in Sardegna, tranne il mondo del divertimento notturno. Per questo oggi a Cagliari i titolari di discoteche, chioschi e cocktail bar hanno organizzato una protesta che hanno chiamato "Abbandonight", giocando sulle parole "notte abbandonata".

Il raduno è previsto in piazza davanti alla basilica di Bonaria con l'intento di chiedere soluzioni e proporre idee per la ripartenza.

Tra queste c'è la mascherina da usare per ballare, magari con un foro per la cannuccia che serva per bere i cocktail. Il modello è già pronto, assicurano gli organizzatori.

Una mascherina con il foro per la cannuccia (Ansa)
Una mascherina con il foro per la cannuccia (Ansa)
Una mascherina con il foro per la cannuccia (Ansa)

Il problema non riguarda solo il capoluogo sardo ma anche le note località costiere.

"Si potrebbe partire in sicurezza gradualmente dal 25 giugno, data di sbarco in Sardegna dei voli internazionali", ha detto Nicola Schirru, responsabile del Room club di Cagliari e promotore della manifestazione. E le ipotesi sono state avanzate all'assessore al Turismo, Gianni Chessa. Scontato il rispetto di tutte le misure di prevenzione: dalla sanificazione dei locali all'accesso regolato ai bagni, fino alla misurazione della temperatura corporea.

"Esiste un'estate in Sardegna senza l'intrattenimento? Ripartire in sicurezza si può" è l'appello firmato da tanti locali e attività.

Numerosa anche la consistenza dei lavoratori stagionali ancora fermi: barman, sicurezza, camerieri, dj, tecnici, addetti alle pulizie, service e manutentori, cassieri, grafici e addetti marketing, fornitori e maestranze varie che rischiano di non percepire, per questa estate, alcun reddito.

(Unioneonline/s.s.)
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