Migliaia di lavoratori fermi da marzo e asili, centri estivi, micronidi e servizi per bambini sino a sei anni che rischiano di non riaprire a causa dei rigidi protocolli sanitari disposti dal Governo.

Sono le principali ragioni che hanno portato i gestori dei servizi in Sardegna - c'era anche un gruppo di suore - e i lavoratori davanti al palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari. Un sit in con almeno duecento persone. E lungo i marciapiedi sono stati sistemati tavolini e sedie per bambini, quasi a ricreare il clima da asilo.

Le strutture in pericolo in tutta la Sardegna sono circa 750.

La richiesta? "Un tavolo operativo e un intervento che sblocchino la situazione - sintetizza Fabrizio Paderi, uno dei portavoce - Ad esempio per la riapertura dei centri estivi, ma anche per il sostegno nei mesi scoperti dalla cig di tutti i lavoratori del settore. Il servizio dei nidi e delle scuole dell'infanzia - sottolineano i promotori della manifestazione - risponde a più del 40 per cento del bisogno educativo dei bambini sino a sei anni e delle loro famiglie. Non possiamo più aspettare".

(Unioneonline/F)
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