I sindaci della Città Metropolitana di Cagliari non emetteranno ordinanze volte a consentire la riapertura delle attività lunedì 11, in anticipo sul dpcm. La decisione è stata presa all'unanimità dai 17 sindaci dell'area metropolitana che "pur avendo a cuore la sorte delle innumerevoli piccole imprese per le quali la riapertura è cruciale, nondimeno ritengono che questa decisione debba essere presa nella più totale sicurezza".

L'annuncio è arrivato dopo la conferma, da parte del governatore Christian Solinas, dell'indice di contagio R(t) in Sardegna a quota 0,48 (LA SITUAZIONE), leggermente sotto alla soglia dello 0,5, discriminante per decidere o meno di aprire parrucchieri, estetisti ed altre attività rimaste chiuse dopo la parziale ripartenza autorizzata dall'ordinanza regionale dello scorso 2 maggio.

Lo stesso Solinas ha confermato anche che a Cagliari l'indice R(t) è superiore alla soglia di 0,5. Ma i dati della Città metropolitana sono stati diffusi aggregati: nel capoluogo e in provincia l'indice è di 0,45. Al momento, dunque, niente dettaglio Comune per Comune.

Proprio sulla base dei dati comunicati dal presidente della Regione, aggiungono i sindaci "i Comuni che presentano un indice di trasmissibilità Rt uguale o inferiore a 0,5 si adopereranno affinché tali attività, indicate nell'ordinanza regionale del 2

maggio scorso, possano tornare operative non appena possibile". Ma non lunedì 11. Ancora: "Come già concordato nell'ultima Conferenza metropolitana e come sottolineato nella lettera inviata al presidente delle Regione Christian Solinas il 5 maggio, i sindaci ribadiscono altresì la necessità di considerare la Città metropolitana di Cagliari come un unico territorio in cui consentire gli spostamenti intercomunali. I sindaci auspicano inoltre che il Governo centrale, assieme agli enti preposti, come l'Inail, definiscano al più presto i protocolli di sicurezza per la riapertura".

(Unioneonline/l.f.)
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