Alla Regione confidavano che, con gli studenti e molti lavoratori ancora a casa, nel lunedì in cui alcune categorie di persone sono tornate nei luoghi di lavoro i servizi di trasporto pubblico avrebbero avuto al massimo qualche intoppo. E confidavano male, molto male, perché a Cagliari il sistema di linee del Ctm non è stato un vero disastro, ma è andata davvero male.

Persone che, alle fermate, non sono riuscite a salire sui mezzi già "carichi" (secondo i criteri massimi di capienza per mantenere le distanze interpersonali) e hanno a lungo dovuto aspettarne altri, e poi ci sono i passeggeri che - per raggiungere l'attività in cui lavorano - hanno bisogno di due diversi mezzi. E che, il secondo, l'hanno atteso a lungo.

Un bus del Ctm (Foto L.Almiento)
Un bus del Ctm (Foto L.Almiento)
Un bus del Ctm (Foto L.Almiento)

I limiti di capienza sotto le venti persone (tranne che nei bus con rimorchio, ma non sono tantissime di più), combinati con la decisione di far circolare solo il 60 per cento degli autobus presa dalla Regione, hanno creato il caos soprattutto nelle ore di punta.

I disagi più gravi a Quartu, dove diversi aspiranti passeggeri hanno dovuto aspettare a lungo prima di riuscire a salire sui bus, già troppo pieni fin dal capolinea.

Così, i ritardi con cui si è giunti ai luoghi di lavoro a Cagliari sono stati larghi, spesso esagerati. E domani non cambierà.

Molte sofferenze sulla linea 1, ma anche altre hanno avuto problemi: 9 e M sono stati abbastanza disastrosi, 30R e 31R quasi un "film di guerra".

Gli adesivi per il controllo dei posti sui bus (Foro L.Almiento)
Gli adesivi per il controllo dei posti sui bus (Foro L.Almiento)
Gli adesivi per il controllo dei posti sui bus (Foro L.Almiento)

La norma prevede che evitare l'affollamento spetti agli stessi passeggeri, che dovrebbero contarsi autonomamente, mentre il conducente dovrebbe pensare solo a guidare. Ovviamente, non è andata così e quando i conducenti si sono resi conto che c'era qualche passeggero in più rispetto al consentito, non hanno imbarcato persone alle fermate successive fino a quando non è sceso qualcuno e si sono ristabiliti i limiti.

Così com'è, insomma, il sistema del trasporto urbano non va già ora, ed è impossibile che lo faccia la settimana prossima, quando altre attività riapriranno.
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