Il voto a Sant'Efisio sarà sciolto. Anche quest'anno, nonostante il coronavirus.

Non avrà la consueta cornice della grandiosa processione del 1° maggio, ma quella di un devoto e riconoscente pellegrinaggio, di un cammino di fede e di speranza da Cagliari a Nora. Questa la conclusione della seconda conferenza di servizi politico-religiosa convocata dalla Prefettura di Cagliari in tele-collegamento con tutti gli attori protagonisti dello scioglimento del voto civico di quel drammatico 11 luglio 1652.

Nessuna vestizione del Santo il 29 aprile, né l'ornamento della Statua con gli ori e la sua intronizzazione nel cocchio la mattina del 30 con la conseguente Messa degli stampacini seguita, alla sera, dal Pontificale con il Vescovo.

Un'ipotesi sulla quale si cercherà l'accordo è quella di concentrare la Festa nella giornata domenicale del 3 maggio. Al mattino con la celebrazione di una messa nella chiesa di Stampace, alla sola presenza degli Officianti e dell'Alternos. Quindi, come già avvenuto in quel drammatico maggio '43, a bordo di un automezzo dell'Esercito la statua del Santo lascerà Cagliari diretta, senza alcuna sosta durante il trasferimento, alla chiesa di Nora.

Qui, al termine delle funzioni religiose sul luogo del suo martirio, celebrate anche queste senza la partecipazione di fedeli, il simulacro di Sant'Efisio farà ritorno nella stessa giornata a Cagliari, nella sua chiesa di Stampace.
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