Detto, fatto. Riparte il 18 maggio alle 10.30, da un'assemblea a Tramatza, la mobilitazione dei pastori che si sentono "usati a fini elettorali" e traditi dalle promesse non mantenute dalla politica.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso di un'intesa che già correva sul filo del rasoio è arrivata nei giorni scorsi, con gli obblighi di dimora recapitati a 14 pastori (tutti molti giovani, a parte un 57enne) per gli assalti ai camion dello scorso febbraio.

"Sabato 18 maggio a Tramatza alle 10.30 per fare anche il punto della situazione attuale nei tavoli e decidere come andare avanti", questo l'appello che sta girando su Whatsapp per invitare i pastori - compresi quelli denunciati e gli avvocati che si sono offerti di difenderli gratuitamente - a una nuova assemblea.

"Cambiare il prezzo del latte e il sistema che doveva tutelarci e invece ci ha portato al gesto estremo di buttare per terra il frutto del nostro lavoro", questi gli obiettivi.

Ovviamente si farà il punto anche sulla situazione dei denunciati. L'obbligo di dimora, osservano i pastori, "comporta molti rischi anche per gli spostamenti per lavoro".

(Unioneonline/L)
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