Dalla protesta degli allevatori all' accordo con gli industriali
Dal "no" ai 60 centesimi alle manifestazioni dei pastori in tutta la SardegnaDopo giorni di protesta, ieri al tavolo convocato alla prefettura di Sassari, è stato raggiunto un accordo nell'ambito della vertenza tra pastori e industriali sul prezzo del latte: 72 centesimi al litro per febbraio, poi da marzo a fine campagna un acconto pari a 74 centesimi.
La "questione del latte" è tornata alla ribalta lo scorso autunno, con la denuncia di Coldiretti Sardegna, secondo cui il prezzo di 60 centesimi al litro proposto da industriali e aziende della trasformazione rappresentava un'offerta "impresentabile" per i pastori dell'Isola, perché inadeguata a coprire anche solo i costi di produzione.
Per questo il 15 dicembre a Banari, nell'appuntamento annuale alla presenza di tutti gli operatori della filiera, Oilos e del Consorzio del Pecorino romano, l'associazione di categoria ha messo sul tavolo un patto da sottoscrivere tutti insieme.
Il documento prevedeva un acconto ai pastori di 77 centesimi per i mesi di gennaio, febbraio e marzo; cifra da rivedere poi ad aprile in base alle quotazioni del pecorino romano.
Il tavolo si è concluso con un nulla di fatto e continui rinvii: allora dal 7 febbraio è esplosa in tutta la Sardegna la protesta degli allevatori.
In totale tre milioni di litri di latte sono stati lavorati e poi gettati in strada o dati in beneficienza alle popolazioni locali o ai bisognosi.
Poi, cinque giorni dopo, la voce dei pastori è arriva a Roma: una delegazione guidata dal presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu ha manifestato davanti a Montecitorio e a fine mattinata è stata convocata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha riunito per il 14 febbraio al Viminale tutti i protagonisti della filiera, tra cui anche i rappresentati dei presidi spontanei.
Nel tavolo è stata espressa la volontà di un intervento pubblico, con il coinvolgimento di Viminale, Ministero dell'Agricoltura, Regione e Banco Sardegna per una cifra di 50 milioni di euro.
Il tavolo è stato aggiornato a Cagliari, poi nuovamente a Roma, fino all'ultimo incontro a Sassari, con l'intesa tra pastori e industriali.
(Unioneonline/F)