Sono 410 gli anni che festeggia, in questo 2021, il Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari. Una storia iniziata nel 1611 grazie al prelato sassarese Antonio Canopolo e poi affidato, nel 1627, ai Gesuiti e che per circa due secoli ospitò i seminaristi.

"E' una storia di grande valore quella che ha tracciato la nostra scuola - ha dichiarato il rettore, Stefano Manca - e la qualità del percorso che ci ha portato fino a qui, ed ecco il motivo per il quale questa ricorrenza riveste un significato ancor più importante. Una ricorrenza che dimostra una volta di più, quanto il nostro Convitto nazionale in tutto questo tempo ha significato, attraverso le sue azioni formative, per questo territorio".

Un'istituzione che nacque sei anni prima della sua omologa cagliaritana e che ora è diventata uno dei punti di riferimento nel panorama scolastico isolano.

Tanti i personaggi che hanno scritto pagine importanti del Canopoleno: Palmiro Togliatti, Antonio Segni, Camillo Bellieni, Enrico Berlinguer, Francesco Cossiga, Antonio Pigliaru, Salvatore Mereu, Salvatore Coradduzza, Dino Siddi, e Aldo Cesaraccio.

"I nostri sono percorsi formativi di eccellenza per tutti gli ordini di studio - ha concluso Stefano Manca - e in particolar modo i nostri licei si aprono ad una dimensione più ampia capace di accrescere ed adeguare le competenze degli alunni rispetto ai percorsi che dovranno compiere. Per una crescita costante, dinamica e di prospettiva".
© Riproduzione riservata