Aumentano i fondi destinati alla Sardegna per il recupero e la tutela dei beni storici e architettonici.

Dopo i trentotto milioni assegnati al Segretariato regionale del Mibact negli ultimi quattro anni, a partire dal 2021 arriveranno nell'Isola altri 56 milioni, di cui 8 milioni gestiti direttamente dal Segretariato regionale nella sua funzione di servizio appaltante.

"Una preziosa programmazione su base decennale - spiega la responsabile del servizio Patrizia Tomassetti - Se prima si viaggiava sul milione l'anno nel quadriennio sono oltre 10 milioni annui".

"L'impennata maggiore dei finanziamenti - aggiunge la segretaria regionale del Mibact Patricia Olivo - si è avuta nel 2018 con le leggi speciali che hanno permesso di destinare cifre importanti".

Novantuno i cantieri gestiti negli ultimi tre anni per altrettanti gioielli architettonici e storici che presto torneranno a essere fruiti in Sardegna. Tra questi 18 si sono già conclusi.

E sul fronte Giganti di Mont'e Prama ci sono a disposizione per un nuovo scavo 93mila euro. Ma anche quasi 3 milioni per il restauro delle sculture.

Tra i lavori conclusi l'ex Regio di Cagliari, che diventa spazio museale e spazio espositivo in capo al Museo nazionale Archeologico, il Museo Sanna di Sassari, con il recupero della ex sala romana e le sale della parte storica, il nuraghe Palmavera di Alghero e la necropoli prenuragica di Sant'Andrea Priu a Bonorva. Avviati i lavori alla Cattedrale di Oristano e all'ex Convento di San Francesco, che diventerà sede dell'Archivio di Stato e ospiterà uno verde. Cantiere aperto anche all'ex Episcopio di Tortolì, destinato ad accogliere un piccolo museo della città. Stanno poi per partire i lavori per la Torre di San Pancrazio a Cagliari, mentre il restauro della Basilicata di San Saturnino è in fase di progettazione.

A breve partiranno i cantieri seguiti dai funzionari della Sovrintendenza per 15 scavi: spiccano quelli al santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri, alla necropoli punica di Chia e al nuraghe Diana a Quartu Sant'Elena.

(Unioneonline/v.l.)
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