C'è stato un omicidio, stamattina, alla Mediateca del Mediterraneo a Cagliari. Un delitto senza la vittima, però, considerato che era solo una scena del crimine ricostruita fedelmente per fare "lezione" di polizia scientifica a duecento ragazzi di cinque scuole superiori: macchie di sangue (ma gli esperti direbbero "macchie ematiche"), il bossolo, la sagoma disegnata per terra, gli uomini e donne con le tute bianche che allontanano tutti - investigatori compresi - per non inquinare la scena del crimine.

Non c'è miglior modo per appassionare i ragazzi, e nella Questura di via Amat lo sanno bene. L'incontro di stamattina - uno dei tanti che la Polizia di Stato organizza con le scolaresche - aveva tanti obiettivi: consolidare l'amicizia con gli adolescenti, prima di tutto, il che significa prevenzione dei reati e del consumo di droghe, ma anche farli appassionare e suggerire loro, sommessamente, un futuro nel reparto scientifico della Polizia.

Alla Mem in via Mameli, stamattina, erano presenti anche il questore Pierluigi d'Angelo e il dirigente della Polizia scientifica, Cosimo Mancini.

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