Un ricco patrimonio fatto di abiti, gioielli, cestini e altri oggetti simbolo dell'artigianato. Ma anche un prezioso telaio e cassapanche antiche, uno scrittoio e una culla del passato.

Anche Iglesias ha il suo Museo del costume e delle tradizioni: si trova nell'edificio comunale tra le vie Mazzini e XXVII Marzo, in pieno centro storico.

L'inaugurazione è prevista il prossimo sabato, 7 dicembre.

Il Museo nasce dopo un'attesa di mezzo secolo, grazie alla tenacia di Stefano Priola, 82 anni, presidente dell'associazione Italia Nostra e artefice della riscoperta di tradizioni dimenticate quali la Festa di Sancta Maria di Mezo Gosto e la Sortija, giusto per citarne alcune.

I mobili (Foto C. Simbula)
I mobili (Foto C. Simbula)
I mobili (Foto C. Simbula)

È stato lui, alcuni mesi fa, a donare al Comune un prezioso patrimonio che aveva custodito per decenni nella sua abitazione, sempre con l'intento di regalare a Iglesias un museo.

Essere arrivati all'allestimento - dopo che l'amministrazione comunale ha formalizzato l'accettazione della donazione e sistemato l'immobile - è per lui come un sogno che si avvera.

"Sarà un giorno speciale - confida Priola - ho iniziato a mettere insieme questo patrimonio fin dalla prima metà degli anni Sessanta. Per me è un vero e proprio tesoro, composto da ricordi della mia famiglia, ma anche da quelli di generose famiglie iglesienti che hanno deciso di metterli a disposizione della città".

Il museo può essere considerato un dono che Priola vuole fare a Iglesias, la sua città, a cui ha anche dedicato il libro "Froriggius de Villa Ecclesiae".
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