Una conferenza sulla vita nel convento di Santa Chiara al tempo della giudicessa Eleonora d'Arborea e la donazione alle monache clarisse di un prezioso volume manoscritto in pergamena del sedicesimo secolo.

Tantissimi appassionati di storia medievale e affezionati amici delle monache di clausura hanno affollato la chiesa gotica di Santa Chiara per sentire il professor Giampaolo Mele, direttore dell'Istar, che ha raccontato la vita nel monastero quando Eleonora governava la città e il giudicato d'Arborea.

Nel corso della serata la famiglia Pili (originaria di Seneghe) ha voluto donare il prezioso manoscritto contenente la Regola dell'ordine di Santa Chiara in catalano, del 1500.

Il volume faceva parte della ricca biblioteca del dottor Raimondo Pili (magistrato della Corte d'Appello di Cagliari) che certamente sarebbe felice nel sapere che ora quell'antico volume è custodito dalle clarisse oristanesi.

Ora nel monastero sono conservati due volumi sulla Regola: il primo in latino venne scoperto proprio da Mele nel 1984 e risale al 1300, il secondo è quello appena arrivato grazie alla generosità e sensibilità della famiglia Pili.

In chiusura della serata il concerto della sezione femminile del Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris che ha interpretato i canti a Santa Chiara nel Trecento.
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