Il mito di Orfeo nelle note dell'arpista parmense Davide Burani.

Nell'area archeologica di Turris Libisonis nel museo Antiquarium Turritano, un viaggio tra passato e presente, tra storia e musica dell'Ottocento, per rivivere le suggestioni della figura di Orfeo raccontate dall'archeologa e direttore del museo, Maria Letizia Pulcini.

L'evento intitolato "Orfeo tra presente e passato", organizzato dal Polo Museale in collaborazione con l'associazione Musicando Insieme, ha richiamato tanti appassionati di storia e musica classica.

Davanti al famoso e prestigioso mosaico di Orfeo nell'area archeologica di Porto Torres, per il quale diverse sono le interpretazioni date nel tempo, l'archeologa Pulcini ha sottolineato come il personaggio fosse polivalente e multisfaccettato così come la sua storia.

"La caratteristica di Orfeo - spiega l'archeologa - è il suo essere cantore e citaredo, noto come l'inventore della poesia, una poesia come rito e magia che manda in estasi e che canta".

Il concerto "Capricci d'autore" ha chiuso l'iniziativa con i brani intonati dall'arpista Davide Burani che ha proposto un repertorio classico, un salto dalla Traviata di Verdi alla "Furtiva lacrima"di Donizetti con intermezzo da "Cavalleria Rusticana" e la fantasia sulla "Casta Diva" di Bellini per ritornare in finale a "La donna immobile" di Verdi.

Un successo di pubblico, lo steso registrato nei precedenti appuntamenti della "Colazione di Re Barbaro" dove gli ospiti hanno potuto immergersi nella storia del mito attraverso una gustosa colazione.
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