Grande cordoglio nell'Isola per la scomparsa di Giuseppe Loy Puddu, il grande studioso nonché editorialista de L'Unione Sarda morto ieri a 92 anni.

Puddu, dopo la laurea in Scienze politiche, aveva coltivato la sua grande passione per il turismo, ottenendo poi una seconda laurea in Economia a Madrid e arrivando a diventare anche docente di Economia del turismo all'Università Bocconi di Milano.

Una vita spesa sui libri, dunque, ma anche un grande impegno nella divulgazione, con il sogno che anche l'Isola scoprisse nel turismo una fonte di sviluppo. "La Sardegna ha tutte le carte in regola per tornare ad essere leader nel mercato turistico", spiegava in un'intervista rilasciata a L'Unione Sarda ne 2014. "Per farlo bisogna però capire cosa vogliamo offrire ai nostri ospiti e come vogliamo agire in un comparto ormai globale".

"Ho assistito con Vittorino Fiori", aveva poi raccontato al nostro giornale, "alla prima riunione del Consiglio regionale della Sardegna, dopo le elezioni del 9 maggio 1949, e sa qual è stato il primo atto concreto degli assessori in carica? Si sono messi a studiare, a ragionare su cosa potesse dare sviluppo alla Sardegna. La conclusione fu puntare sul turismo sostenibile".

Con risultati non esaltanti, a giudicare da quanto è poi accaduto in seguito. Ma Loy Puddu non ha perso mai il suo entusiasmo. E ha dato alle stampe tanti libri che sono diventati materiale di studio, come il celebre "Un management per un turismo sostenibile e competitivo" e "Politiche del turismo a confronto", pubblicato nel 2012.

Puddu, fra gli altri incarichi, è stato anche consulente di diverse Giunte regionali, dell'Esit, del governo svizzero e delle Nazioni Unite.
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