Nel cuore della Marmilla venerdì pomeriggio si parlerà di lingua sarda. Un impegno condiviso da Unione dei comuni "Marmilla", Comune di Genuri, Gal Marmilla, Academia de Su Sardu e "Laras. Suoni e parole di Sardegna".

Alle 17 nella sala conferenze del centro sociale di Genuri verrà presentata l'opera "Su Sardu Standard", che propone una norma ortografica unica, un solo alfabeto per scrivere tutto il sardo e uno standard linguistico a due norme, campidanese e logudorese/nuorese.

La proposta è stata elaborata da Acadèmia de su Sardu, fondata tra gli altri dal compianto Oreste Pili e dal linguista Edoardo Blasco Ferrer, che ha costituito un apposito comitato scientifico per rispondere alla domanda cardine di chiunque si approcci alla lingua sarda per la produzione di un comunicato ufficiale o per l'insegnamento: "Quale sardo usare nello scritto?".

"Grazie all'opera infaticabile e unificatrice dei cantadoris e cantadores è stato possibile individuare un campidanese e un logudorese letterario: forme linguistiche in cui tutti i sardi si riconoscono e che tutti i sardi capiscono, apprezzano e percepiscono come espressione loro, in forma e in sostanza letteraria. In definitiva due varietà che possono funzionare da lingua-tetto sovradialettale e mettere d'accordo facilmente tutti", hanno spiegato gli organizzatori dell'iniziativa.

"Dunque Su Sardu Standard - proseguono - è una proposta di standard per lo scritto che prende in considerazione il sardo campidanese ed il sardo logudorese/nuorese, in conformità con quanto già da tanto tempo affermato con autorità dalla scienza accademica. Cioè che il sardo è sì un'unica lingua ma espressa in due macrovarietà. Una proposta democratica che pone il sardo campidanese e quello logudorese per la prima volta su un piano di pari dignità".

Il presidente de Sa Corona Arrubia Francesco Sanna ha aggiunto: "Abbiamo deciso di curare la segreteria organizzativa dell'evento nell'ambito delle nostre attività istituzionali volte a promuovere e valorizzare le numerose risorse archeologiche, storiche, ambientali e culturali del territorio della Marmilla, tenendo conto delle sue peculiarità. Le tre collezioni permanenti del nostro museo del territorio dedicate all'antropologia, alla fauna e alla botanica supportano la salvaguardia e la conoscenza del nostro patrimonio culturale immateriale, di cui la lingua sarda è un elemento chiave ed essenziale".

L'incontro di venerdì, rivolto agli amministratori locali, agli operatori degli sportelli linguistici, agli appassionati di sardo e alla comunità, inizierà con l'introduzione del sindaco di Genuri Danilo Piras. Poi gli interventi di Stefano Cherchi, coordinatore del Collegio Scientifico di Acadèmia de su Sardu onlus, di Franca Marcialis, docente di didattica della lingua sarda e di Veronica Atzei, professoressa e operatrice culturale.
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